Germogli di Soia

Torta con Arance Caramellate

L’inverno è la stagione delle arance. Al posto di sbranarle a merenda ho deciso di fare una tortina. Una cosa: io compro SOLO arance italiane, vedere tutte quelle cassette al supermercato che vengono dal SudAfrica o dalla Spagna mi va rivoltare lo stomaco, soprattutto considerando l’enorme spreco in Sicilia.

Torta di 22cm di diametro per circa 8-10 persone

100g di mandorle + 1cucchiaio di zucchero
50g di latte vegetale*
150g di olio* (girasole, riso, mais non OGM)
50g di malto
100g di sciroppo di grano
1 cucchiaio di estratto di vaniglia
130g di fioretto
170g di farina 00
mezza bustina di lievito
1 pizzico di sale
1 arancia

100g di zucchero di canna
4 cucchiai d’acqua
2-3 arance

* latte e olio servono per fare una sorta di margarina. Ho preso l’idea qui (tra l’altro consiglio vivamente di fare questa torta perché è fenomenale). Ho montato il latte con l’olio fino ad ottenere un composto morbido, tipo yogurt. Non diventerà denso, ma va bene così, non esagererò con l’olio.

Ho preso un foglio di carta forno, l’ho bagnato e l’ho steso nella tortiera. Ho pelato a vivo (cioè togliendo anche la pellicina bianca che è amara) le arance e le ho tagliate a fette. A me ne sono servite 3, ma dipende dalla grandezza della tortiera e da quella delle arance.

Ho polverizzato le mandorle nel mixer con un cucchiaio di zucchero e le ho messe da parte. Ho mescolato, sempre nel mixer, la similmargarina e i dolcificanti fino ad avere un composto omogeneo. Ho unito l’estratto e le mandorle. Ho setacciato insieme fioretto, farina e lievito. Ho grattugiato la buccia di 3 arance e l’ho unita alle farine. Ho iniziato ad aggiungerle al composto nel mixer in funzione. Quando la consistenza è diventata troppo dura da poter essere lavorata ho unito un’arancia intera e ho unito tutta la farina.

Ho preso un pentolino e l’ho fatto scaldare VUOTO sul fuoco. Dopo qualche minuto ho cominciato a spolverarci dentro lo zucchero di canna. Quando si è sciolto ho abbassato la fiamma al minimo e ho continuato a spolverizzare altro zucchero, aggiungendone quando quello nel pentolino si è sciolto del tutto, in modo da avere un caramello omogeneo. Il caramello NON va assolutamente mescolato, altrimenti lo zucchero si cristallizza e rimane a pezzi. Una volta che non si vedono più granellini si può spegnere il fuoco e si può unire l’acqua. ATTENZIONE, il caramello provoca ustioni serie, soprattutto quando ci si versa dentro un liquido. L’acqua raffredda il caramello e ne modifica la struttura rendendolo morbido. L’acqua causerà l’ebollizione del caramello e la liberazione di vapore acqueo, quindi attenzione a non lasciar le mani (tantomeno la faccia) sopra al pentolino. Io verso l’acqua e aspetto qualche secondo, poi con una frusta mescolo bene il tutto.

Verso il caramello sulla cartaforno, metto le fette di arance e l’impasto.

Inforno a 170-180°C fino a cottura, circa mezzora. Una volta cotta bisogna aspettare che si raffreddi, poi la si capovolge e si toglie la cartaforno. In cottura il succo delle arance andrà ad ammorbidire ulteriormente il caramello, che quindi non risulterà duro una volta raffreddato. Io ho l’intera cucina un po’ pendente, quindi buona parte del caramello si è concentrata in una zona della torta, ma chi ha una cucina normale può ottenere una torta normale.
Questa torta è diventata nettamente una delle mie torte preferite.

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4 pensieri su “Torta con Arance Caramellate

  1. Danilo in ha detto:

    Oddio, pare buonissima! *___*

  2. Ciao, sono arrivata qui saltando di link in link.
    Non sono vegana (anzi piuttosto “crudele” come mi pare si dica in gergo) ma sto sperimentando diverse ricette senza uova e senza lattosio per venire incontro ad un’amica con diverse intolleranze.
    Magari ti va di partecipare con questa e altre ricette al contest sul mio blog, sempre che non violi l’etica del tuo stile di vita sponsorizzare un blog crudele come il mio! 🙂
    In ogni caso, ti seguirò con interesse!
    Ciao 🙂

    • ciao, sono contenta che tu mi abbia trovata!nelle mie ricette non c’è scritto “pasta vegan” o “dolce vegan”, proprio per non assillare le persone. Ognuno compie un percorso nella proprio vita e questo mio blog è per dimostrare che le alternative ci sono e sono pure buone!:)
      di che tipo di contest si tratta?non lo vedo sul tuo blog, fammi sapere, e tempo permettendo parteciperò volentieri 🙂
      grazie!
      Cristina

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