Germogli di Soia

Daje de Rum: il mio compleanno

Beh oggi è il mio compleanno.
23 anni. Si può dire l’età perché sono ancora pochi (anche se a me sembrano tanti).
Di solito mi regalo (non mi aspetto grandi regali dagli altri, primo perché non me ne fanno tanti e secondo perché non azzeccano mai -ad esempio i mazzi di fiori. ma porcazogkjlfig, ma ti pare che mi regali dei fiori MORTI?!a me?che sono piena di piante??-) un libro di cucina (quando uno è fissato…), stavolta invece ho scelto The China Study, che spero presto di iniziare a leggere, ma tra viaggi in via di programmazione, le belle giornate, gli esami in via di definizione e le giornate passate in cucina e/o sul balcone a levare i bruchi, il tempo per leggere si riduce mentre la pila di libri da iniziare si alza sempre di più.

Comunque, tra una cucinata e l’altra e tra una pianta e l’altra, mi concedo anche all’alcool. Bere mi piace molto, chi mi conosce lo sa 🙂
Avevo una bottiglia di rum (ce l’ho ancora perché non l’ho finita, non sono ancora a quei livelli!) da capodanno. A me il rum e i superalcolici in generale non mi piacciono (tranne gli amari, il San Simone per me è come bere tè freddo, lo amo e lo adoro sopra ogni cosa) [REGALATEMI UNA SCORTA A VITA DI SAN SIMONE!!], quindi non sapevo bene cosa farci con sto rum. Solo l’odore mi faceva (e fa ancora) venire un po’ da vomitare (ricordi di gioventù semibruciata) e quindi…beh ho deciso di unire due cose che mi piacciono, che non significa che ho dato il rum alla mia stevia in crescita, ma ho ficcato il rum in una torta.

Mi sono ispirata a questa. Il blog non è vegano né vegetariano, ma ha comunque idee molto carine, tra qui la torta in questione.
Sembra una torta ingenua, una classica fetta di plum cake, invece no!Perché la sua anima è decisamente alcolica 🙂

E quindi

  • 250g di farina di grano tenero 00
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 1 pizzico di sale
  • 1 cucchiaino di noce moscata in polvere
  • 250g di sciroppo di mais
  • 100g di olio di mais bio (o anche se non è bio è meglio
  • 120g di latte vegetale autoprodotto (se si una il malto o lo sciroppo di grano o lo zucchero la quantità di latte potrebbe variare)
  • 60ml di rum scuro
  • 1 cucchiaio di estratto di vaniglia (un baccello di vaniglia aperto e messo a macerare in 250ml di alcool alimentare per 15giorni almeno)
  • 100g di olio
  • 8og di acqua
  • 1 cucchiaio di estratto di vaniglia
  • 75g di sciroppo di mais
  • 75g di zucchero di canna
  • 260ml di rum scuro

Ho pesato la farina e ci ho aggiunto il bicarbonato, il sale e la noce moscata. Ho setacciato tutto. In un’altra ciotola ho mescolato con una frusta lo sciroppo, il latte, l’olio, il rum e la vaniglia e ci ho unito poco alla volta la farina, setacciandola di nuovo. La consistenza è quella classica di tutte le torte, alzando la frusta l’impasto deve “scrivere”.
Ho acceso il forno a 150°C e mentre scaldava ho preparato lo stampo. Io ho usato uno stampo da plum cake foderato di carta forno. Ho versato l’impasto nello stampo e ho infornato fino a cottura. Ci ha messo 40minuti ma l’ho lasciata altri 10 minuti per essere sicura che fosse ben asciutta. Ma bisogna controllare con i diversi forni aiutandosi con uno stecchino. Dopo mezzora dall’inizio della cottura del dolce mi sono messa a preparare lo sciroppo: ho messo olio, acqua e vaniglia in un pentolino e ho portato ad ebollizione. Poi ci ho aggiunto lo sciroppo e lo zucchero, ho riportato ad ebollizione e ho lasciato cuocere sempre mescolando per 5 minuti. Ho spento il fuoco, ho lasciato raffreddare 10minuti e ci ho aggiunto il rum. Ho lasciato riposare altri 10 minuti. Intanto si è cotto il dolce e l’ho tirato fuori dal forno e l’ho lasciato riposare e raffreddare un pochino, sempre lasciandolo nella teglia. Ho bucato la superficie del dolce con uno stecchino per facilitare l’assorbimento dello sciroppo. Ho preso un pennello e ho cominciato a spennellare abbondantemente la superficie. Ho pensato a) che tutto quello sciroppo non sarebbe mai stato assorbito e b) che il mio plum cake stava diventando un babà. E invece no!
Allora io ho seguito le istruzioni della ricetta originale, cioè spennellare la superficie del dolce, poi capovolgerlo e spennellare anche il fondo. Però dopo 12 ore su un vassoio un abbondante centimetro e mezzo di fondo era talmente zuppo da sembrare un altro dolce. Quindi io consiglio di bagnare la torta sempre dall’alto, magari aspettando 10minuti tra una spennellata abbondante e l’altra (verso la fine ho cominciato ad usare il cucchiaio, spargendo rum in lungo e in largo).

Che dire…i vapori del rum mi han dato un po’ alla testa durante la preparazione e la cottura, ma tutto sopportabile. Il dolce rimane molto buono, secondo me mettere lo zucchero nell’impasto è decisamente eccessivo, già così è dolce, credo risulterebbe stucchevole. Non è un dolce da prima colazione (anche se io l’ho assaggiato prima delle 13. Affronto i miei problemi Simona, sei contenta?! 🙂 ) ma sicuramente farà la sua figura dopo una cena leggerina. Solo che non va accompagnato con altri alcolici, o almeno, per chi vuole rimanere un po’ alticcio e non ubriaco va bene da solo 🙂
Io ho servito una fetta con un po’ di cioccolata fondente fatta sciogliere a bagnomaria, rum e cioccolato insieme sono paradisiaci.

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7 pensieri su “Daje de Rum: il mio compleanno

  1. Allora auguroni (anche se in ritardo)
    interessantissimo questo cake!

  2. Tanti auguri!!!
    Che bomba questo dolce, invitante!!! ^_^

  3. grazie!!!

    provatelo questo dolce, è veramente veramente buono!

  4. Tanti auguri in ritardo!
    Anche quando bevevo alcoolici non ho mai amato i liquori nei dolci e per questo motivo non ho mai manco apprezzato il babà… ma a vederla in foto mi pare che la tua sia proprio una torta con i fiocchi!
    E gli anni perché nasconderli? Mica possiamo essere giovani a vita! Tu goditi comunque la tua bellissima primavera! ma anche le altre stagioni hanno il loro perché, lo scoprirai viaggiando nel tempo!
    Spero che i tuoi amici capiranno ai prossimi compleanni che a te le piante bisogna regalarle vive!
    😉

    • grazie mille per gli auguri!
      guarda, io ho sempre odiato i babà. Non mi sono mai piaciuti, però questo plum cake è veramente buono ed essendo zuccherino il sapore del rum passa in secondo piano (l’alcool no però 🙂 )

      E come regalo poi ho ricevuto una pianta 😀

  5. Anch’io arrivo in ritardissimo… Siamo quasi coetanee io vado per i 26 a Settembre… Ma rimango dell’idea che dire l’età non ha importanza… Così come non dirla… Alla fine che importa degli anni che passano… In fondo siamo sempre noi! 🙂
    Mi spiace che i tuoi amici ti regalino spesso fiori morti, li chiamo anch’io così 😉 , meglio una bella piantina viva e vegeta che continua ad inebriarci con i suoi fiori e profumi no 😉 e per i libri di cucina non me ne parlare… Sempre tanti ma mai troppi 😆

    A me gli alcolici non sono mai piaciuti , ne prima ne ora… Mai, al massimo mi concedo del vino… Ma proprio al massimo.. Però trovo la tua torta al rum favolosa e profumata… Per di più anche soffice e morbida… Bella davvero!!! ^_^
    Hai fatto bene a deliziarti così!!!
    Un abbraccio

    • Hai ragione che i libri di cucina non sono mai troppi!Nonostante quelli che ho, quelli che prendo in prestito e restituiscono anni dopo e le ricette su internet mi sembra di non averne mai abbastanza!:)

      grazie mille per gli auguri!!è brutto ricevere dei fiori, però vabbè, poco alla volta cercherò di “educare” gli altri così da farmi regalare qualcosa di un po’ più adeguato a me 🙂

      La torta è veramente molto morbida, merito dello sciroppino. Proverò altre torte con questa tecnica, ma magari meno alcoliche 🙂

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