a Camillo piacciono i Terminal Traghetti
Io ho un’amica che è veramente brava a cantare. Sarà che mi faccio suggestionare perché pure un violino suonato da un gatto è più intonato di me, comunque lei è brava.
Oltre a saper cantare la mia amica Elisa è anche molto brava a cucinare. E a coltivare. L’altro giorno mi ha chiamata e m’ha detto “senti, perché non vieni qui che facciamo il pesto col basilico del mio orto?”
E così sono andata da lei, abbiamo spulciato il basilico (in mezzo c’erano bietoline, erbette e quant’altro),abbiamo tostato i pinoli, abbiamo sbucciato l’aglio e abbiamo ficcato tutto nel frullatore insieme al sale e abbiamo unito poco alla volta l’olio. Abbiamo preso dei vasetti, ci abbiamo schiaffato dentro il pesto
e abbiamo congelato.
Io non lo so qual è il segreto per far rimanere verde il basilico. Chi dice che bisogna pestare il basilico col sale, chi che non bisogna frullarlo perché il calore delle lame annerisce le foglie, chi che bisogna mettere l’olio così da creare una barriera tra il pesto e l’aria. Insomma io non lo so. Io mi mangio il pesto nero. Ecco. Se voglio il pesto verde allora uso la rucola.
Poi il mio bel pestino nero io lo congelo, così ce l’ho sempre pronto. E anche perché una volta che il basilico comincia a crescere è finita. Millemila foglie, millemila piante che mica lo puoi buttare tutto nel sugo o nelle insalate.
Una volta che con Elisa abbiamo congelato il pesto abbiamo allestito un set fotografico insieme all’animale totem Camillo il Coniglio. Perché…perché come ho già detto Elisa canta molto bene. E fa parte dei Terminal Traghetti, un bel gruppo, che mi piace sempre andare a
sentire ballare e da pochissimissimo è uscito il loro primo cd (in foto con Camillo). Per un primo ascolto qui il myspace dove si trovano aggiornamenti sui loro prossimi eventi, così eventualmente da partecipare e poi anche acquistare il cd che un domani (ma anche oggi) potrebbe avere molto molto valore 😉