Germogli di Soia

Tris di Pasta

A volte nella vita capita di allontanarsi.
E a volte ci si allontana definitivamente, altre volte ci si ritrova.

Settimana scorsa ho cucinato per uno stretto gruppo di amiche del liceo. Con ognuna di loro ho/avevo un rapporto e nonostante in questi anni non ci siamo viste o sentite, nonostante sappiamo poco ormai delle nostre rispettive vite, mi ha fatto molto piacere ritrovarle, mi ha fatto piacere averle a cena a casa mia, mi ha fatto piacere condividere e ricondividere qualcosa con loro.

Ci eravamo trovate quasi tutte ad una festa in piazza e ci siamo organizzate per una cena a tema da me. Eleonora ha proposto il tema “Pasta mista”, io amo la pasta, quindi mi sono ingegnata e ho proposto come menù orecchiette con i broccoli, farfalle con la zucca e tagliatelline di castagne.

Il giorno prima
Ho cominciato a preparare la cena il giorno prima, ho preparato orecchiette e tagliatelline.

Per 6 persone affamate + un bimbo con la fame da vitello ho impastato 300g di semola di grano duro con 150g di acqua tiepida. Ho impastato molto molto bene e ho lasciato riposare mezzoretta. Ho ripreso l’impasto e ho formato dei vermoni lunghi, ho tagliato dei pezzettini e ho formato le orecchiette con uno spalmaburro. Le ho messe su un piatto coperto da un tovagliolo spolverizzato di semola e le ho lasciate seccare fino al giorno successivo.

Ho impastato anche le tagliatelline, 200g di semola di grano duro + 100g di farina di castagne + rosmarino e salvia in polvere + un cucchiaio di olio + 150g di acqua tiepida. Ho impastato bene e ho lasciato riposare. Ho steso con il mattarello la sfoglia, l’ho fatta sottile sottile, l’ho arrotolata e ho tagliato le tagliatelline al coltello.
Le ho aperte, separate e spolverizzate per bene con la semola e le ho lasciate sul tagliere a seccare.

Ho preparato un pan di spagna al cacao sostituendo 30g di farina con altrettanti di cacao amaro. Ho lasciato raffreddare nella teglia perché è morbido morbido.
Ho preparato anche la crema pasticcera, per 500ml di latte di riso ho mescolato 4 cucchiai rasi di farina, 3 di zucchero di canna e una puntina di curcuma. Ho unito il latte e ho portato a bollore, appena raggiunta la consistenza ho coperto la crema a contatto, ho lasciato raffreddare e ho conservato in frigorifero.

Il giorno della cena
Nel primo pomeriggio ho preparato il dolce: volevo un dolce al cucchiaio, leggero, ottimo come fine pasto. Simona si era innamorata di questi, ma io non avevo i vasetti di coccio, però volevo proporre una cosa simile e soprattutto con la terra. In particolare mi piaceva il concetto di orizzonte pedogenetico: un orizzonte è uno strato di suolo con specifiche caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche e capita che alcuni orizzonti siano sotto gli altri. Ad esempio l’orizzonte O è il più superficiale perché ricco di sostanza organica, poi c’è quello dove si accumulano argille, carbonati, gesso o quello poco pedogenizzato (cioè dove sono scarsi o assenti le modificazioni che portano alla formazione di un suolo).
Ho sbriciolato il pan di spagna e ne ho messo un cucchiaio abbondante al fondo di ogni bicchiere. Ci ho messo sopra dei cubetti di kiwi (io avevo dei kiwi orribili, decisamente poco maturi, quindi ne ho messi pochi, ma secondo me i stavano proprio bene, quindi suggerisco di abbondare), due-tre cucchiai abbondanti di crema pasticcera e ho ricoperto con la “terra”. Sopra poi ci ho messo le mie misere foglioline di menta (che sul mio balcone si rifiuta di crescere).
A me è piaciuto molto, era leggero e le diverse consistenze si amalgamavano bene insieme.

Ho tostato anche il pangrattato con un goccino d’olio. Bisogna sempre mescolare e FISSARLO. Bisogna star lì finché non è pronto, perché ti giri un attimo e si carbonizza, e poi appena pronto va subito tolto dalla pentola. Classico, a me si carbonizza SEMPRE.

Poi è arrivata Laura ad aiutarmi e a portarmi in dono una zucchetta  meravigliosa coltivata con amore da suo nonno. Con l’aiuto di un machete l’abbiamo sezionata: non avevo mai visto una buccia così dura. Io poi volevo fare una torta con gli scarti e ho cotto tutto in pentola a pressione per mezzora, ma le bucce erano ancora dure come un sasso, così ho lasciato perdere. Dopo mezzora di pulitura abbiamo cubettato 3/4 di zucchetta e l’abbiamo fatta stufare in padella con una cipolla bianca tritata. Abbiamo aggiunto un goccino d’acqua e il sale.

Il casino quando si ha gente a casa è che ti perdi.
Cerca la tovaglia.
Scegli i bicchieri.
Prendi i tovaglioli.
Fai vedere dove sono le posate.
Quindi a noi si è bruciata sia la cipolla che la zucca. Poco importa, tolta la parte carbonizzata abbiamo continuato la cottura aggiungendo acqua a coprire la zucca. Abbiamo tostato un paio di cucchiai di semi di sesamo e li abbiamo frullati con origano e salvia (avevo aggiunto anche la maggiorana, che ha causato non pochi problemi di sapore, perché ho scoperto che la mia maggiorana sa di sapone. Di detersivo. Non sono mai andata ad annusare le altre maggiorane, ma la mia mi fa schifo. Per ovviare al problema ho aggiunto senape e succo di limone…nella pasta…mi sono sentita sporca dentro, come quando condisci la pasta col ketchup). Abbiamo aggiunto la zucca ultracotta con la sua acqua e abbiamo frullato. Abbiamo aggiustato di sale e pepe.

Abbiamo lavato un cavolfiore e un broccolino, li abbiamo tagliati a cimette e li abbiamo lessati in abbondante acqua salata. Li abbiamo scolati e li abbiamo passati in padella con olio e aglio. Li abbiamo schiacciati con una forchetta e abbiamo lasciato insaporire aggiungendo anche un pizzichino di sale (l’acqua mi ero dimenticata di salarla 🙂 ).

Tutti i condimenti pronti, si cuoce la pasta. Ho messo 3 pentole sui fornelli (di cui una dove c’è l’acqua di cottura dei broccoli), prima vanno messe le farfalle (300g), dopo qualche minuto le orecchiette e all’ultimo secondo le tagliatelline perché cuociono in un lampo.
Per la cottura della pasta mi sono affidata a Eleonora, perché io mangio la pasta scotta, io AMO la pasta scotta. Fino a qualche anno fa non mangiavo nemmeno la pasta, non mi piaceva, almeno adesso la mangio, quindi per tutti voi che mi volete ritirare il passaporto: fatevene una ragione, mangio la pasta scotta e mi piace pure!
Laura, al contrario, mangia la pasta cruda. Mi viene la pelle d’oca a pensarci, quindi abbiamo scelto Eleonora che mangia normale.

Abbiamo condito le farfalle con la crema di zucca e un goccino d’olio.
Abbiamo fatto saltare le orecchiette in padella con i broccoli, un bel po’ d’olio (preferisco aggiungerlo a crudo e metterne solo un goccino nel soffritto) e il pangrattato.
Abbiamo lessato le tagliatelline un paio di minuti e le abbiamo condite con olio e rosmarino e salvia in polvere.

Mentre io giocavo a fare la chef e impiattare il mio piatto e poi giocavo a fare la fotografa, Laura impiattava il resto dei piatti.
Anche perché il vitello bimbo di Cinzia aveva fame, mi ha rubato le orecchiette crude e si è mangiato i semi di zucca crudi e zucca cruda e aveva pure mangiato la focaccia che aveva portato Sabrina. E poi ha chiesto il bis di tutto.

Eleonora ha preparato una bellissima tavola con l’aiuto di Sara che poi si è concentrata sui bambini di Cinzia 🙂

Io o mi concentro in cucina o mi concedo alle public relations, non riesco a fare due cose contemporaneamente 🙂

E’ stata una bella serata, molto piacevole, con tanto vino (tanto amore per Barbera e Moscato), tante risate e storie assurde.
Abbiamo finito con le mille grappe di mia mamma e cioccolato.

L’unica cosa che mi ha destabilizzata è che è stato lampante per tutte che mia mamma vuole diventare nonna. NO.
Sicuro no dopo i racconti dei parti di Cinzia. NO.

Ora non resta che replicare, cena a tema, ma anche abbigliamento a tema.

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4 pensieri su “Tris di Pasta

  1. cinzia in ha detto:

    Che dire, è stata una serata unica…mi ha davvero fatto piacere vedere tutte voi! Anche il mio vitellino si è divertito e quando siamo arrivati a casa ha raccontato tutto al suo papà! Metto anche io la mia casa a disposizione di una serata a tema 🙂 spero presto!

  2. felicia in ha detto:

    Bellissimo post!!!!!mi sono divertita, mi e’venuta fame!!!!! Meravigliose le paste tutte. Io prefrrisco ls zucca 🙂

    • ahah grazie!!
      quella di zucca effettivamente era molto buona, però per votazione, compreso il vitellino, hanno vinto le tagliatelline.
      Le orecchiette erano un po’ sciape, metto troppo poco sale ovunque, però sono quelle che preferisco 🙂

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